Uno dei più importanti provvedimenti che il Governo è tenuto a compiere riguarda la riforma fiscale e l’annessa riscossione delle tasse.

Ci saranno dei cambiamenti per quest’ultima, ma soprattutto relativamente alle cartelle esattoriali. Nello specifico in riferimento ad una delle tasse che stanno più in antipatia ai contribuenti italiani: il bollo auto. In alcuni casi, però, queste cartelle non saranno più da pagare.

Se parliamo di “estratto di ruolo” intendiamo l’elenco dettagliato di tutti i debiti che il contribuente ha nei confronti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, quindi una lista di tutte le cartelle con le rispettive tasse evase in passato dal soggetto.

I debiti che, in 5 anni, l’Agenzia delle Entrate Riscossione non è riuscita ad incassare, saranno cancellati, tra questi spesso è presente il bollo auto; ma c’è una sostanziale differenza tra cancellare i debiti da un estratto di ruolo e la cancellazione effettiva del debito. Qualora l’Agenzia non riuscisse a incassare il bollo annullerà la cartella, indirizzando il debito all’ente originario, nonché la Regione di residenza del contribuente, alla quale dovrà versare la tassa automobilistica.

La Regione deciderà poi se cancellare il debito o ritornare all’incasso, autonomamente o restituendo l’incarico alla stessa Agenzia delle Entrate Riscossione, che, eventualmente, riprenderà la situazione dopo un’evidente notizia di cambiamento economico positivo del debitore ricevuta dall’ente.

Una seconda novità, comunque inerente a quella del bollo, è la rateizzazione del debito. Il contribuente, infatti, potrà dilazionare il pagamento dello stesso in 84 mesi anziché gli attuali 72. Si prevede, infine, che dal 2027 le rate concedibili saranno addirittura 96, in modo tale da rendere possibile a tutti i debitori di risolvere la propria situazione.