Sistemi Adas Obbligatori Luglio 2024

Data: 03-07-2024

Sistemi Adas

Sistemi Adas obbligatori sulle auto nuove da luglio: cosa sono e perché servono

La nuova normativa UE impone l'adozione obbligatoria dei sistemi Adas sulle auto. Scopri cosa sono e perché sono importanti per la sicurezza stradale

 

Dal 7 luglio 2024 entrerà in vigore una norma UE che rende obbligatori alcuni Adas e impone l’adozione di specifici criteri di sicurezza per tutte le auto in vendita.

Ricerche stimano che oltre il 90% degli incidenti stradali è causato da errori umani e appena il 5 % a problematiche legate al funzionamento dei veicoli. I sistemi di assistenza alla guida (Advance Driver Assistance Systems, ADAS) non solo migliorano l’esperienza di guida ma la rendono più sicura: ecco perché l’Unione Europea ha stabilito la necessità di integrare obbligatoriamente alcuni di questi sistemi sulle nuove vetture.

 

Fino a poco tempo fa, la maggior parte di questi sistemi era disponibile solo sulle vetture di fascia alta e come costoso optional. Questa normativa punta a ridurre notevolmente il numero di morti e feriti gravi sulle strade dell’Unione Europea, rendendo obbligatorie tecnologie di sicurezza avanzate come equipaggiamento standard di tutti i veicoli. Inoltre, l’obiettivo è migliorare la competitività dei produttori europei nel mercato globale, fornendo un primo quadro legislativo per veicoli automatizzati e completamente autonomi. In altre parole, si stanno creando le basi per la guida autonoma.

 

Una norma con diverse fasi di applicazione

La data di adozione è imminente ma la norma è stata varata ben cinque anni fa, si tratta infatti del regolamento UE 2019/2144 relativo ai requisiti di omologazione dei veicoli a motore, che comprendeva diversi step per la sua applicazione. La prima tappa risale a luglio 2022, da quella data, per ottenere l’omologazione in Europa, ogni macchina deve avere determinati sistemi di assistenza alla guida legati alla sicurezza. I produttori hanno però avuto due anni di tempo per adeguare le proprie vetture già omologate ma non per tutte ne è valsa la pena. Per aggiornare l’omologazione le vetture dovevano infatti essere adeguate sia dal punto degli adas, sia dal punto della sicurezza strutturale e di quella informatica: un processo non semplice e a volte oneroso. Sono proprio questi ultimi, infatti, gli elementi più critici che, di fatto, hanno reso antieconomico aggiornare alcuni modelli di vetture come la Porsche Macan, la Ypsilon, la Fiat 500X, La Panda, la Dacia Duster, la Smart ForTwo, la Mitsubishi Space Star e la Subaru BRZ: qualche modello è stato sostituito da uno nuovo, altri hanno semplicemente terminato il proprio ciclo vita (Fiat ha scelto di “abbandonare” la 500X anche per una sovrapposizione con il progetto della nuova 600).

 

Le prossime tappe

Dal 7 gennaio 2026, per ottenere l’omologazione sarà inoltre necessario che le vetture siano dotate di una zona estesa di assorbimento degli urti per la testa, di un sistema di protezione di gambe e testa dei pedoni e di sistemi avanzati di frenata di emergenza per pedoni e ciclisti situati davanti al veicolo (per quest’ultimo dispositivo la scadenza è fissata al 7 luglio 2026). Ma non è finita qui, entro luglio 2027 la Commissione Europea valuterà l’efficacia delle misure e dei sistemi di sicurezza adottati, indicando eventuali nuove modifiche.


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